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COME AUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA

consapevolezza

 

 

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Durata di lettura: 4 minuti 

 

Come aumentare la consapevolezza

 

Aumenta sempre di più la percentuale di persone che dichiarano di non sapere come acquisire maggiore consapevolezza di sé stessi, identificando in questo un problema con risvolti negativi sulla propria vita privata, affettiva, sociale e lavorativa.

 

Ne consegue una chiusura sempre più rilevante, sia negli adolescenti che negli adulti, che ripiegano sul mondo virtuale, trascorrendo molto più tempo sui social che nella loro vita reale.

 

E’ un fenomeno che in maniera diversa riguarda tutti noi, e l’attuale situazione pandemica non ci ha aiutati. Così ci sentiamo sempre più distanti e sconnessi  da noi stessi, dal nostro corpo, dalle nostre emozioni e dai nostri desideri.

Il risultato è una gran confusione e frustrazione, nelle quali finiamo per vivere una vita non nostra. Abbiamo difficoltà a capire come stiamo, cosa proviamo, e ciò che desideriamo veramente al di là dei condizionamenti esterni.

Non riusciamo a raggiungere i nostri obiettivi o a realizzarci, avvertiamo un senso di vuoto e insoddisfazione e finiamo per ricalcare o inseguire modelli di vita di altri, nella convinzione di trovare la nostra identità.

Ma senza consapevolezza è impossibile riuscire a trovare soddisfazione o felicità, perché si è sempre più lontani da ciò che si prova e desidera.

 

Cos’è la consapevolezza di sé stessi

 

La consapevolezza è la capacità di osservare e comprendere la realtà per com’ è davvero, oltre i nostri schemi mentali, pregiudizi e punti di vista.

E’ ciò che ci consente di: “rimanere osservatori di se stessi senza giudizio alcuno”. Mi piace definirla come “atto del rendersi conto di cosa ci accade realmente a livello emotivo, psichico, (e aggiungo fisico), nel qui e ora”, includendo così ogni aspetto della persona.

Si tratta di una vera e propria “competenza”, che ci aiuta a delineare la mappa del nostro mondo interno, che come tale può essere allenata.

Riguarda strettamente il Conoscere se stessi e nello specifico il proprio modo di osservarsi e di riconoscere:

  1. Quali sono i propri bisogni e desideri;
  2. Quali sono i propri punti forti e quelli deboli;
  3. Quali modalità tendiamo ad utilizzare nel reagire alle situazioni;
  4. Quali sono le proprie preferenze e i propri gusti, senza condizionamenti esterni.

Saper rispondere a questi 4 punti diventa fondamentale per  riconoscere i segnali emotivi espressi dal nostro corpo, dare un corretto nome alle emozioni che proviamo, comprendere quali sono le situazioni nelle quali ci sentiamo bene e quelle in cui non siamo a nostro agio.

In poche parole, imparare ad ascoltarsi aumenta la nostra consapevolezza. E’ possibile, per chiunque e in qualsiasi momento, imparare a essere più consapevoli di sé e vivere con maggiore pienezza, imparando ad intuire, percepire, riconoscere e dare un nome alla realtà.

E’ fondamentale rendersi conto di come funzionano la nostra mente e il nostro corpo, lavorando costantemente su noi stessi per migliorare e affinare la consapevolezza, per divenire davvero padroni della nostra vita e delle nostre scelte. Essere consapevoli significa creare un prezioso spazio di conoscenza di se stessi che direziona il nostro modo di essere e di percepire.

 

Cosa può impedirci di essere più consapevoli?

 

Oggi molti giovani (e non solo) ricercano la consapevolezza personale nel riflesso di sé stessi attraverso foto e video postati in rete al solo fine di ricevere approvazione altrui.

Il selfie è, oggi più che mai, il moderno termometro di consapevolezza della nostra essenza ed esistenza. 

Essendo però molto spesso un artefatto della nostra realtà, quello che si avverte è una maggiore insicurezza interiore e una costante ansia da paragone.

Questo ha influito molto nel creare anche la cosiddetta “filosofia del ritocco”, a volte selvaggio, che viene applicata al perfezionamento costante dei selfie.

Per questi motivi, e non solo, molti tendono a far sempre più affidamento alla cosmetica, alle diete, all’esercizio fisico e alla chirurgia estetica, nella ricerca di un aspetto fisico più̀ gradevole o della forma perfetta.

Ma la cura di se stessi e il migliorarsi ci corrispondono realmente solo quando passano attraverso un processo di consapevolezza necessario per  accompagnare qualunque cambiamento.

Invece il più delle volte, nel quotidiano, presi dai mille impegni e da ciò che ci capita intorno, non siamo in grado di prestare attenzione a cosa accade dentro di noi.

Tartassati da immagini, modelli, influenze e tendenze attraverso i social, non distinguiamo più cosa appartenga veramente a noi e cosa sia invece frutto di un condizionamento.

Se non prestiamo attenzione a ciò che sta accadendo realmente all’interno di noi stessi,(perché non siamo più abituati a farlo, o perché forse non abbiamo mai imparato), la consapevolezza può risentirne fortemente.

 

Perchè è utile sviluppare consapevolezza


Uno dei vantaggi è quello di conoscersi meglio, imparando a riconoscere i nostri bisogni e i nostri desideri, a focalizzarci sul lavoro che vorremmo fare, su quali obiettivi vorremmo raggiungere. Essere consapevoli ci permette di rispondere alla domanda: “Ma io chi sono? Cosa voglio?”.

Conoscere noi stessi rappresenta una grande opportunità.

Ci permette di capire cosa vogliamo davvero, chi siamo e ci rende più preparati agli eventi, in grado di poter scegliere come muoversi nelle più diverse situazioni, indirizzando comportamenti e atteggiamenti funzionali al raggiungimento dei nostri obiettivi.

Essere più consapevoli incrementa anche la capacità di interpretare gli eventi e i vissuti, e la realtà più oggettivamente intesa, e di sviluppare concretezza e maggiore autostima.

 

Come acquisire consapevolezza

Riassumendo i concetti principali, la consapevolezza di sé nasce innanzitutto da una profonda e sincera osservazione di sé, senza giudicarsi, allenandosi ad osservare, ascoltare ed ascoltarsi, partendo dalle percezioni sensoriali che possiamo riconoscere. Per farlo bisogna sviluppare la consapevolezza del proprio “mondo interiore” nel “qui e ora”.

Un ottimo esercizio per farlo è quello fermarsi e  porsi costantemente queste 4 domande: 

  • A cosa sto pensando?
  • Quali percezioni ho?
  • Che emozioni sto provando?
  • Come sto reagendo?

Interrogarsi su questi 4 aspetti è un vero e proprio esercizio alla consapevolezza perché implica il tenere sempre in allenamento la conoscenza dei propri comportamenti e delle proprie abitudini, evitandoci di cadere in trappole “percettive”.

Raggiungere la piena consapevolezza può essere un lavoro senza fine, ma esistono molte strategie per svilupparla sempre di più.

Una di queste è quella di rivolgersi a specialisti che possano accompagnarci lungo questo percorso.

Quando ci si rivolge ad uno psicologo si lavora anche sulla consapevolezza, per  riattivare, potenziare e allenare questo tipo di competenza, ed è una delle richieste che viene fatta sempre più frequentemente.

Nei prossimi articoli sulla consapevolezza esamineremo alcune tecniche pratiche che si possono applicare ogni giorno per diventare più consapevoli.

Nel frattempo auguriamo buona consapevolezza a tutti!

Dott.ssa Lucia Montalto

Psicologa ad indirizzo clinico e della salute