La ialuronidasi è un enzima idrolitico presente costituzionalmente nel nostro corpo che serve a degradare l’acido ialuronico. Questo enzima viene riprodotto a livello industriale (da derivazione animale o batterica) e utilizzato come farmaco “per la degradazione controllata dell’acido ialuronico” con molteplici scopi medici. In ambito medico estetico, il suo utilizzo controllato serve per sciogliere i filler cross – linkati di acido ialuronico ad uso dermo estetico.
La ialuronidasi è un enzima idrolitico presente costituzionalmente nel nostro corpo che serve a degradare l’acido ialuronico. Questo enzima viene riprodotto a livello industriale (da derivazione animale o batterica) e utilizzato come farmaco “per la degradazione controllata dell’acido ialuronico” con molteplici scopi medici. In ambito medico estetico, il suo utilizzo controllato serve per sciogliere i filler cross – linkati di acido ialuronico ad uso dermo estetico.
Nello specifico ambito medico estetico serve per degradare il filler cross – linkato di acido ialuronico. Questo trattamento viene eseguito ambulatorialmente e richiede l’infiltrazione della ialuronidasi nelle aree da trattare. Le quantità sono predefinite e stabilite da protocolli.
OCCLUSIONE VASCOLARE
Dovuta all’accidentale inoculo del filler di acido ialuronico in una arteria. Tale evento deve essere trattato immediatamente (fare riferimento al Gruppo di esperti sulle complicanze estetiche, linee guida sulla necrosi). Segni di necrosi imminente includono forte dolore acuto, sbiancamento prolungato della pelle e aspetto lividoide delle aree limitrofe. La ialuronidasi deve essere somministrata non appena si manifestano queste complicanze.
ECCESSIVO QUANTITATIVO o DISLOCAMENTO del filler
Spesso causato da una scarsa tecnica di iniezione o da una scarsa scelta del prodotto per una particolare area.
NODULI, GRANULOMI
Accumuli sottocutanei di acido ialuronico che possono apparire anche diversi mesi dopo il trattamento iniziale (consultare la Guida per l’esame dei noduli a insorgenza ritardata, gruppo Esperto di complicazioni estetiche).
EFFETTO TYNDALL
Si riferisce alla colorazione bluastra che può essere osservata in alcuni pazienti dopo l’iniezione di acido ialuronico (fare riferimento a Esperto di complicazioni estetiche, guida all’effetto di Tyndall). È causato da un posizionamento troppo superficiale del gel di acido ialuronico o utilizzando un prodotto inappropriato per l’area trattata.
L’effetto è praticamente immediato: la ialuronidasi degrada subito il filler di acido ialuronico e si autoelimina man mano che il dosaggio finisce: il tutto entro un minuto circa. Poiché, come tutti gli enzimi, si auto interrompe da sola, NON è possibile che continui ad agire nei giorni successivi. Poiché i filler cross – linkati di acido ialuronico non si assorbono mai completamente ma si integrano nei tessuti, l’utilizzo della ialuronidasi può essere effettuato anche a distanza di tempo ( abbiamo avuto casi di pazienti trattati dopo 5 anni dall’infiltrazione di filler).
E’ una soluzione estremamente efficace quindi per sciogliere l’acido ialuronico cross – linkato dalle labbra, dagli zigomi, dalle pieghe naso geniene e dalla zona perioculare, per riportarle alla situazione originaria. Quindi, se il trattamento con filler non è andato a buon fine, si può risolvere il problema, ritornando esattamente come si era prima del filler di acido ialuronico.
Nell’utilizzo in ambito medico estetico, Il dosaggio richiesto dipende da diversi fattori (relativi al particolare filler dell’acido ialuronico): quantità di gel, grado di cross-linkaggio, concentrazione di acido ialuronico, area trattata. Ci sono delle raccomandazioni internazionali e dei protocolli nazionali in cui vengono indicati i dosaggi nelle varie aree del viso. Tali dosaggi devono essere necessariamente rispettati, nonostante sia un utilizzo off label.
Dopo la procedura potrebbero verificarsi altre reazioni comuni correlate all’iniezione. Queste reazioni comprendono arrossamento, gonfiore, dolore, prurito, lividi e dolorabilità al sito di iniezione. Essi sono stati generalmente descritti da lievi a moderati e in genere si risolvono spontaneamente dopo alcuni giorni dopo l’iniezione. È possibile riprendere le proprie attività dopo circa 2 giorni, facendo attenzione a:
Milano
San Babila Clinic
Corso Matteotti 1/A
Verona
Studio Medibeproject
Via Legnago 12
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